domenica 24 febbraio 2008

Jaime Maussán: Rovinando l’Ufologia seria, una frode alla volta


10/02/08, RodolfoSaucedo

Un’Occhiata alla Promozione di UFO falsi di Maussan. Questa storia è ©2004 UFOWATCHDOG.COM e fu tradotta e riprodotta qui con il consenso scritto del suo autore.

Maussán e il fraudolente ”Dott. Reed” nello spettacolo latino-americano notturno di televisione UFOWATCHDOG.COM. È semplicemente entusiasta di vedere come qualcuno è in grado di dare credibilità all’auto-proclamato investigatore UFO, Jaime Maussán. Maussán ha una lunga storia in promuovere ed appoggiare una frode UFO una dopo l'altra. Ma, per qualche ragione, Maussán continua ad essere voluto dalla comunità UFO. Veramente, è il parere di questo sito web (sia da ufowatchdog.com come da sobrenatural.net) che le pagliacciate e infondati affermazioni di Maussán hanno fatto un sacco di danni all’ambiente (ufologico) e lui è una vergogna per la ricerca seria. Maussán sembra essere molto più interessato al sensazionalismo che in fare qualsiasi reale lavoro di ricerca. Per un uomo che si vanta di essere il Mike Wallace del Messico, è evidente che non lo dimostra. Ecco alcuni esempi di lavori di ricerca UFO di Maussán e alcune affermazioni cervellotiche che egli ha fatto e che la gente ha pagato per ascoltare ...

AFFERMAZIONE: Maussán afferma che l’immagine seguente è la migliore immagine mai presa di un gigante UFO nello spazio.

REALTA’: La foto che apparve nella edizione del 6 ottobre 1997 della rivista "Contatto Ovni Magazine" è in realtà una galassia in formazione, non un UFO.

AFFERMAZIONE: Maussán afferma che il caso di UFO del “Dott. Reed” è reale e che non vi è prova scientifica che lo sostiene. Maussán afferma che i suoi presunti contatti nella intelligence militare l’hanno avvertito che il caso è reale e molto pericoloso. Maussán conduce la conferenza su “Dott. Reed” in un tour nazionale in Messico e crea una campagna mediatica per promuovere l'evento. Queste conferenze esauriscono i biglietti in molti luoghi.


REALTA’: Il “Dott. Reed” e tutto il suo caso è stato esposto come una frode. Maussán è sfidato a dimostrare la sua presunta prova scientifica e fallisce. Maussán e i suoi associati sostengono di aver studiato a lungo il “Dott. Reed” e aver stabilito le loro pretese, prove e testimoni. Le affermazioni di un presunto apparecchio di origine extraterrestre non sono mai state provate nonostante Maussán ha affermato che il falso apparecchio utilizzava un’avanzata nano-tecnologia. Neanche un chicco di prova è stata presentato da Maussán per sostenere le sue affermazioni.

AFFERMAZIONE: Affermò che le riprese di un UFO in pieno giorno nel 1996 (a sinistra) erano state analizzate a fondo e che non vi erano stati più di 100 testimoni.

REALTA’: Trovai che il filmato era una falsificazione di effetti speciali. Assieme alla manipolazione digitale, si anche riscontrai che l'audio e il video furono inseriti in seguito.

AFFERMAZIONE: Ha stato dicendo che la ripresa del video dell'UFO da un elicottero nella città di New York era reale e che essa era stata analizzata.

REALTA’: Il video (http://www.rense.com/general41/scihoax.htm) fu una frode prodotto dal Sci-Fi Channel.

AFFERMAZIONE: Affermò pubblicamente che era stato confermato che la cometa Hale-Bopp portava navi madri per evacuare il pianeta.

REALTA’: Nessuna nave madre. Il pianeta segue qui, insieme ai suoi abitanti. La frode dell’ UFO Hale-Bopp fu esposta da parte di Jeff Rense.

AFFERMAZIONE: Maussán disse che aveva videoregistrazioni di radar confermando la presenza di UFO nello spazio aereo del Messico.

REALTA’: Finora, nessuna prova è stata presentata.

AFFERMAZIONE: Maussán affermò che aveva indagato un caso in cui un aereo si scontra con un UFO in Messico. Affermò anche che "tonnellate" di prove e documenti giustificavano il caso.

REALTA’: Nessuna prova è stata mai presentata.

AFFERMAZIONE: Promosse una fotografia di un presunto extraterrestre come reale e impossibile da riprodurre.

REALTA’: La foto fu riprodotta facilmente. Maussán, nonostante che disse che era falsa prima che il racconto apparsi su Rense.com, insisté sul fatto che la foto era vera, anche dopo che gli era stato detto che era falsa.

AFFERMAZIONE: Maussán disse che c’erano enormi navi madri extraterrestri in orbita intorno al pianeta camuffate come stelle.
REALTA’: Quando gli è stata chiesta una prova, Maussán esclamò che questo era il motivo per cui le stelle nel cielo notturno si muovevano, perché erano gli UFO!

Così con questo le pare che sia un investigatore (ricercatore) credibile e competente? Se è così, Maussán lietamente prenderà i vostri soldi alla porta. Siamo spiacenti, nessun rimborso ...

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Pubblicato il: 2005-02-04 (12695 letture)

"Beati i pacifici"

Distinti saluti,
Rodolfo Saucedo.

martedì 12 febbraio 2008

Un'immensa voragine nello spazio "E' il segno degli Universi paralleli"



Scoperto, la scorsa estate, un "buco nero" di 900 milioni di anni luce
I ricercatori dell'università di Nord Carolina lo spiegano con la "teoria delle stringhe"

Un'immensa voragine nello spazio
"E' il segno degli Universi paralleli"

"Esisterebbero una miriade di universi intorno al nostro"
di LUIGI BIGNAMI


C'E' UN'IMMENSA voragine nell'Universo. Si trova tra 6 e 10 miliardi di anni luce dalla Terra. Si tratta di un volume di spazio con un diametro di circa 900 milioni di anni luce dove il "nulla" la fa davvero da padrone. Agli strumenti che l'hanno scoperto appare come una gigantesca macchia oscura nel cielo, come se una mano smisurata avesse cancellato quasi tutti gli oggetti luminosi presenti al suo interno.

Ora un gruppo di ricercatori ha dato una spiegazione a quel fenomeno. Suona fantascientifico, ma Laura Mersini-Houghton dell'Università del North Carolina a Chapel Hill (Usa) dice proprio così: "E' l'impronta indelebile di un altro universo che sta oltre il nostro". Ma per capire questa spiegazione - apparsa su NewScientist - che potrebbe rivoluzionare tutte le idee sorte sul nostro Universo è necessario fare un passo indietro.

"Non solo non è mai stato trovato un vuoto tanto grande, ma nessuna ipotesi sulla struttura dell'Universo lo aveva previsto", aveva detto Lawrence Rudnick dell'Università del Minnesota (Usa), autore della scoperta del buco avvenuta lo scorso mese di agosto. E questo spiega il motivo per cui la sua esistenza era stata messa in luce quasi per caso.

"Era una mattina durante la quale i radiotelescopi del Vla (Very Large Array) - in grado di captare ogni più piccolo segnale radio emesso da una stella, una galassie o qualunque altro corpo celeste ancora attivo - non erano impegnati in osservazioni particolari e allora ho deciso di puntarli verso la "macchia fredda" individuata dal telescopio spaziale della Nasa Wmap (Wilkinson Microwave Anisotopy Probe)", ha spiegato Rudnick. La "macchia fredda" in questione è una misteriosa anomalia presente nella mappa della "radiazione cosmica di fondo" dell'Universo, la radiazione che permea l'intero cosmo e che viene interpretata come l'energia residua del Big Bang. Tale radiazione presenta variazioni tra un punto e l'altro che non superano lo 0,001 per cento. Ma dalla "macchia fredda" che si trova in direzione della costellazione di Eridano, non giungeva ai radiotelescopi del Vla alcun "fotone", le particelle di energia cioè, che si muovono alla velocità della luce e che solitamente sono emesse da atomi o stelle attive. Ciò stava ad indicare che l'area era totalmente vuota di materia.


Subito si sono scatenate le ipotesi per dare una spiegazione a quell'immenso buco fatto di nulla. Ipotesi che non davano pienamente ragione al fenomeno. Ora Mersini-Houghton sembra aver dato un senso ad esso interpretandolo al di fuori della cosmologia standard. La ricercatrice infatti, ha utilizzato la "teoria delle stringhe", una teoria della fisica che ipotizza che la materia, l'energia, lo spazio e il tempo siano la manifestazione di entità fisiche sottostanti, chiamate appunto le "stringhe", le quali vibrano in 10 dimensioni nello spazio-tempo e che formano le particelle subatomiche che originano gli atomi.

Secondo questa teoria non esiste un solo Universo, bensì 10 alla 500 universi (si immagini un numero composta da 1 seguito da 500 zero, un numero inimmaginabile) ognuno con proprie leggi fisiche.
Spiega Mersini-Houghton: "Quando il nostro Universo si formò doveva interagire con gli altri Universi vicini. E quel buco è proprio il risultato di quell'interazione avvenuta subito dopo la nascita del nostro Universo che da allora, per le caratteristiche che esso possiede, continuò ad espandersi. Purtroppo non ci è possibile osservare ciò che ci arriva dai confini dell'Universo, che si trova tra 42 e 156 (1) miliardi di anni luce da noi e quindi non possiamo vedere ciò che c'è oltre il buco". Ma quel buco è proprio l'impronta che un Universo diverso dal nostro ci ha lasciato all'inizio del tempo e dello spazio.

Che il buco si formò agli inizi dell'Universo è d'accordo anche Rudnick, il quale dice: "Le teorie correnti suggeriscono che tutte le strutture che oggi vediamo nell'Universo presero forma all'inizio del tempo e dello spazio. La struttura vera e propria fatta di vuoti e agglomerati di materia, poi, è cresciuta nel tempo guidata dalle forze gravitazionali".

Secondo Mersini-Houghton, tuttavia, dovrebbe esserci un altro buco simile a quello scoperto dalla parte opposta dell'Universo rispetto a quello già osservato e questo lo sapremo quando l'anno prossimo verrà lanciato un altro satellite per lo studio delle microonde dell'Universo molto più sofisticato dei precedenti, il satellite dell'Esa, Planck.

L'ipotesa dell'astrofisica è ora sotto osservazione dell'intero mondo scientifico, che al momento guarda con sospetto alla Teoria delle Stringhe. Ma se quanto ipotizzato da Mersini-Houghton non verrà smentito, dovrà iniziare la ricerca ai quasi infiniti universi che circondano il nostro.

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(1) Alcuni lettori si chiederanno come è possibile che l'Universo abbia un raggio di 42 o 156 miliardi di anni luce se è nato solo 13,7 miliardi di anni fa. La spiegazione sta nel fatto che nel tempo le misure si sono dilatate. Si perdoni la semplificazione, ma un centimetro misurato dopo pochi secondi dalla nascita dell'Universo non corrisponde ad un centimetro di oggi.

(23 novembre 2007)

http://www.repubblica.it/2007/11/sez...parallelo.html