giovedì 20 marzo 2008

Un'italiana trova acqua e metano su un pianeta extrasolare


ROMA - Per la prima volta nella storia dell’astronomia è stata individuata una molecola organica, il metano, nell’atmosfera di un pianeta esterno al sistema solare: un passo decisivo verso la possibile scoperta di forme di vita su mondi distanti . Il pianeta, che non ha ancora un nome ed è indicato con la sigla HD189733b, è un gigante gassoso simile a Giove, si trova a 63 anni luce dalla terra nella costellazione della “Vulpecula” (Volpetta), e si tratta dello stesso corpo celeste su cui a luglio lo stesso team che ha individuato il metano scoprì tracce di acqua, anche se sotto forma di vapor acqueo visti i 1.000 gradi di temperatura di HD189733b.

Co-autrice della scoperta, pubblicata oggi su Nature, la giovane astronoma italiana Giovanna Tinetti dell’University College di Londra, che sottolinea come in questo caso, «non si può pensare ad un’origine biologica del metano», perchè, «è altamente improbabile che delle mucche (fisiologiche fonti naturali di metano) possano sopravvivere li», ha ironizzato Tinetti. La ricercatrice ritiene che in ogni caso ci siano le basi per sperare di fare osservazioni analoghe su altri pianeti extrasolari più ospitali per la vita. La ricerca, condotta in collaborazione con Mark Swain e Gautam Vasisht, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, e stata effettuata grazie allo spettroscopio di Hubble.

Il pianeta, uno dei 271 finora individuati nell’universo, era stato scoperto nel 2005 quando, passando davanti alla sua stella, ne affievolì la luce del 3% circa. Al contrario dei pianeti terrestri, come il nostro, il pianeta HD 189733b è di grandi dimensioni e la sua massa è 1,15 volte quella di Giove. Si trova a soli 4,5 milioni di km dalla sua stella intorno alla quale compie un’orbita in 2,2 giorni. La Terra, al confronto, si trova a 150 milioni di km dal sole e persino Mercurio, il più vicino alla nostra stella, è distante 70 milioni di km.

Fonte - La Stampa, 20 Marzo 2008

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